Trend 2022: l’omnicanalità attira davvero i clienti da te?

Generazione di Contatti Qualificati

Omnicanalità. Non si parla d’altro di in questi mesi. Se è la prima volta che ti trovi davanti a questo concetto ti spiego rapidamente di che cosa si tratta perché ci servirà a capire come mai rientra a pieno titolo tra le tendenze online del 2022 e in che modo aiuta le aziende come la tua ad attirare nuovi clienti e a fidelizzarli.

Partiamo da un dato: il 70% delle aziende considera l’omnicanalità una direzione essenziale per crescere in modo strategico

Questa informazione è riportata sul blog di Osservatori.net, una realtà molto interessante che propone ogni giorno report, statistiche e indagini sull’andamento del mercato B2B sia offline che online.

(Fonte)

Cos’è l’Omnicanalità? Perché tutti ne parlano?

Si definisce omnicanalità la gestione strategica di tutti i punti di contatto attraverso i quali una persona scopre un’azienda e ne diventa cliente. Si tratta di un approccio orientato a migliorare l’esperienza che il cliente vive da quando viene attirato dalla pubblicità (sia in rete che su media tradizionali) a quando paga per il servizio richiesto e inizia ad usufruirne.

Questa definizione è un tantino troppo sintetica e non ti aiuta a capire realmente le potenzialità dell’approccio multicanale. Per spiegarmi meglio devo necessariamente compiere un piccolo passo indietro e introdurti al concetto di “esperienza del consumatore”.

Cosa si intende per esperienza del consumatore?

Gli esperti preferiscono definirla “customer experience” o “customer journey” per fare riferimento all’insieme di azioni, interazioni e reazioni che avvengono dal primo contatto con l’utente alla “trasformazione” in cliente.

L’esperienza del cliente è qualcosa di molto personale che lo coinvolge a livello emotivo, sensoriale, razionale e persino fisico e spirituale. È proprio da qui che deriva il concetto di omnicanalità, ovvero la gestione sinergica di queste “sensazioni e reazioni” che abbracciano tutte le fasi di contatto tra cliente e azienda.

Da qui nasce la definizione di “omnicanalità”.

In cosa consiste una strategia basata sull’omnicanalità?

Si tratta della gestione integrata o sinergica di tutti i punti di contatto e dei canali di interazione tra azienda e persone con l’obiettivo di migliorare l’esperienza del cliente, ovvero la customer experience.

I punti di contatto possono essere fisici o digitali e, dunque, la gestione integrata di entrambi è ciò che viene chiamata come “strategia omnicanale”.

Per poter creare una strategia di questo tipo l’azienda deve studiare tutti i punti di contatto esistenti e integrarli tra loro attraverso una gestione a vasi comunicanti. Per capire appieno l’importanza di questo approccio dovrai darmi un altro minuto del tuo tempo perché devo spiegarti cosa è venuto prima dell’omnicanalità e perché questa strategia, oggi, sembra essere la miglior strada percorribile.

1.Multicanalità

Si parlava di multicanalità quando le aziende si limitavano a sviluppare punti di contatto con il fine di arricchire il portafoglio clienti attraverso strategie scollegate tra loro. Quindi il Brand X investiva in vari mezzi di acquisizione clienti senza integrare i risultati raccolti da essi.

2.Crosscanalità

Questo approccio è un’evoluzione del precedente. Consisteva in una progettazione di servizi integrati tra due o più canali di cui l’esempio più calzante è quello del “click and collect”. Per chi non sapesse di cosa si tratta il “Click and Collect” è la possibilità di acquistare un prodotto o servizio online e di ritirarlo o usufruirne nel punto vendita fisico.

3.Omnicanalità

L’omnicanalità è l’approccio secondo cui il consumatore viene posto al centro della strategia che tiene conto di tutti i punti di contatto che sono interconnessi tra loro. I dati vengono trasferiti e gestiti in modo coerente, in modo tale che il cliente interagisca con l’azienda e viva la medesima esperienza per tutti i punti di contatto esistenti.

In questo modo il servizio di interazione-comunicazione-contatto non si interrompe ma passa efficacemente da un punto all’altro. Pertanto se Mario Rossi contatta l’azienda X dalla Pagina Facebook anche il punto vendita fisico saprà chi è, a cosa è interessato e in che modo può essergli utile.

Perché è così importante passare ad una strategia omnicanale?

Se hai letto fin qui con attenzione conosci già la risposta. L’omnicanalità sta trasformando rapidamente le aziende più “sveglie” e reattive del mercato italiano. Il trend si è intensificato rapidamente e poi ha subìto una brusca accelerazione con Il Covid, al punto che la maggior parte delle aziende ha già predisposto un’esperienza del consumatore fondata sull’omnicanalità.

Ma non è tutto.

Sicuramente avrai sentito parlare della notizia “sconvolgente” rimbalzata su tutti i media che riguarda Meta, l’azienda di Mark Zuckerberg, e l’Unione Europea. Non è una notizia certa ma uno scenario “di ricatto” paventato dal fondatore di Facebook e possessore di Instagram e WhatsApp.

Al centro della disputa tra Meta è l’Europa c’è il trattamento dei dati personali che, per l’UE, non potrebbero essere trasferiti, usati e conservati su server americani. Se questo fosse assodato Meta “non sarebbe in grado di assicurare i servizi globali che tutti noi utilizziamo”.

Nessun referente di Meta ha dichiarato la chiusura imminente, è bene ribadirlo. Semplicemente è stata espressa la problematicità di erogare un servizio a metà visto l’indirizzo UE in materia di gestione dei dati trattati da Meta e dalle sue aziende operative anche sul nostro mercato. 

Il portavoce della Commissione Europea Eric Mamer ha commentato la faccenda garantendo che l’UE stabilisce la sua legislazione tenendo conto dei valori e degli interessi dei consumatori e dei cittadini. Pertanto pur volendo dare ascolto anche agli operatori economici coinvolti, ha lasciato intendere che gli interessi UE sono prioritari rispetto a quelli del colosso Meta.

Non sono qui a commentare la notizia

La riporto solo per farti riflettere su un concetto già espresso in un altro mio approfondimento

Il sito web, il tuo negozio fisico, la tua azienda o il tuo magazzino saranno sempre tuoi. Nessuno potrà toglierteli all’improvviso per questioni come quelle sollevate dall’UE e da Meta.

Di conseguenza il profilo social è sempre soggetto ad un rischio, seppur minimo, di essere eliminato per questioni al di sopra della tua volontà. I punti di contatto alternativi ai social, invece, sono di tua esclusiva responsabilità.

Cosa voglio dirti e cosa c’entra l’omnicanalità?

Ne ho parlato anche nel mio libro e sono felice di parlarne nuovamente in questa riflessione.

Mi riferisco all’esigenza per ogni azienda di ragionare su strategie omni-canali che portano vantaggi e benefici considerevoli e che, soprattutto, possono superare agilmente anche una crisi come quella della chiusura di Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger.

Se fondi la tua pubblicità su un solo canale stai limitando le opportunità e stai lasciando ai tuoi diretti concorrenti la possibilità di acquisire clienti che avrebbero scelto volentieri ciò che offri tu.

Con una strategia omni-comprensiva, invece, il cliente potenziale avrà a disposizione un numero più ampio di occasioni per conoscerti, osservare il tuo lavoro e contattarti.

Inoltre la tua azienda imparerà a gestire l’acquisizione del cliente fornendo un’assistenza rapida, efficiente e dedicata che lo farà sentire al centro delle tue attenzioni e, quindi, decisamente bene accolto.

Cosa suggerisco?

Il mio suggerimento è quello di considerare i clienti potenziali per quello che sono: persone. Individui che si alzano al mattino per andare a lavorare e che hanno a che fare ogni giorno con sfide, impegni, mansioni e preoccupazioni. A ciò si aggiunge anche la sovraesposizione a cui tutti siamo sottoposti e per la quale siamo letteralmente bombardati da pubblicità, informazioni e input provenienti da TV, smartphone, computer e via discorrendo. 

Per ottenere ascolto e attenzione, quindi, l’omnicanalità sembra essere l’unica soluzione possibile o meglio, la migliore di cui disponi per andare dritto al punto senza stressare o sovraccaricare le persone. Il segreto è proprio quello di intercettare il bisogno e di proporre la tua soluzione senza compiere giri vorticosi e, soprattutto, senza dare per scontato che il cliente sia prima di tutto una persona “ragionante”. 

Ecco perché ti sarà utile indossare i panni del cliente per osservare come ti poni e se nel proporre i tuoi beni o i tuoi servizi vai dritto al sodo oppure tendi ad essere poco incisivo. Pensa a proposte dirette, di facile fruizione e mirate a ciò che le persone cercano davvero e falle sentire accolte e comprese. Solo così l’omnicanalità non risulterà essere un rumore di sottofondo e potrà aiutare la tua azienda a superare il cosiddetto “muro della cattiva attenzione”. 

DUE PAROLE Sull’autore

Mi chiamo Saverio Bruno e sono un esperto di Digital Marketing. Dopo aver maturato quindici anni di esperienza come consulente freelance, ho fondato RIOLAB S.R.L. Ho ideato un Metodo che mi ha permesso di condurre la mia azienda, e quelle dei miei clienti, verso una crescita sicura e sostenibile nel tempo. Ho anche pubblicato un libro nel quale condivido, con imprenditori, decision maker e marketing manager, tutto il mio sapere.

SAVERIO BRUNO

Founder Riolab

DUE PAROLE SULL'AUTORE

Mi chiamo Saverio Bruno e sono un esperto di Digital Marketing. Dopo aver maturato quindici anni di esperienza come consulente freelance, ho fondato RIOLAB S.R.L.
Ho ideato un Metodo che mi ha permesso di condurre la mia azienda, e quelle dei miei clienti, verso una crescita sicura e sostenibile nel tempo. Ho anche pubblicato un libro nel quale condivido, con imprenditori, decision maker e marketing manager, tutto il mio sapere.

SAVERIO BRUNO

Founder Riolab